A cura di Rebecca e Lucrezia Sala
Una cerimonia insolita, nuova, innovativa .
Amata da molti e denigrata da altrettanti che l’hanno definita :orribile, blasfema, eretica, eccessiva.
E’ da stamattina che stiamo leggendo la rassegna stampa e in ogni momento esce qualche notizia nuova che sembra più diretta a mostrare gli errori più che a narrare un lavoro lunghissimo di preparazione.
Perché per una manifestazione del genere, che può piacere o meno , non deve essere dimenticato il tempo, l’impegno, le nottate probabilmente passate a pensare come “ farlo al meglio”.
Sei km di percorso lungo la Senna non potranno mai uscire nel loro complesso “ perfetti” perché per essere perfetta una cosa deve essere provata riprovata ma in questo caso l’unica prova effettuata è stata “ direttamente la diretta”.
Diciamo che in questo caso si può ben dire “ buona la prima”
CI sono stati errori e i più eclatanti che la stampa sta riportando:
hanno issato la bandiera del Cio al contrario
hanno presentato la Corea del Sud come Corea del Nord, paesi in guerra fra loro da molto prima della nostra nascita.
Una nota divertente invece del nostro portabandiera : Tamberi.
Ha perso la fede nella Senna e quando hanno scritto sui social l’accaduto lui ha risposto “ resterà nella città dell’amore per sempre”.
Una cerimonia pensata e immaginata per la tv e organizzata in ogni singolo piccolo dettaglio in un successo di immagini e perfezione dei tempi.
Dinanzi alla televisione ci siamo emozionate nel vedere la meraviglia di uno spettacolo organizzato in ogni minimo dettaglio ..
Luci, suoni, musica, colori, in una Parigi che per un giorno ha fermato il tempo e lo spazio e si è mostrata al mondo per la sua grandezza.
Noi non amiamo particolarmente Parigi; è bella si ma nostra madre ci ha costrette a vederla talmente tante volte che non ci entusiasma neppure più.
“ beate voi “ direte sicuramente “ vostra madre vi ha portate a Parigi mica chissà dove”
Vero, rispondiamo noi, ma dite cosi perché non sapete che nostra madre ci ha trascinate per anni in musei, chiese, monumenti, palazzi reali … il ricordo della nostra infanzia è il tempo trascorso nelle cattedrali gotiche al punto che , ormai grandi, le abbiamo detto “ adesso entri tu e noi stiamo fuori”:
Abbiamo visto Versailles talmente tante volte che per 10 vite basta e avanza per cui Parigi per noi è la normalità .
Ma ieri sera Parigi si è rivelata in tutto il suo splendore e in tutta la sua magnificenza : la grandeur de France allo stato puro.
Abbiamo letto commenti di chi non l’ha amata dicendo che “ uno stadio sarebbe stato meglio “ ma, si sa , non a tutti noi piacciono le stesse cose e non tutti la pensiamo uguale e in tanti amano dissentire.
Guido Corti , a Parigi per Oinp , ci ha mandato le foto e dei piccoli video .
Mettere le foto di Guido a Parigi sotto la pioggia ecc.
Noi l’abbiamo gustata dalla tv e lui sotto la pioggia perché tutto è stato perfetto tranne la pioggia che un po ‘ ha rovinato la festa .
Nostra madre ha detto a Guido “ non lamentarti perché è la pioggia di Parigi “ e lui , giustamente ha risposto “ ma non è diversa da quella di cantu”
Ora restiamo in attesa delle medaglie italiane perché bello tutto ma le medaglie noi le vogliamo italiane.
"Qualcuno potrebbe dire che noi, nel mondo Olimpico, siamo dei sognatori. Ma non siamo gli unici" (Thomas Bach)