Parigi : giorno 5
In ritorno verso la madre patria, le ultime considerazioni da Parigi, in ordine sparso.
Parigi promossa ?
Cerimonia di apertura: 7+
Innovativa e indimenticabile,
Se pensiamo che le prossima saranno al Los Angeles Coliseum, quelle dopo in Australia, e nel 2036 sembra in Qatar, l’idea della battellata cittadina di certo ha aperto a nuove prospettive per la sfilata, permettendo a tutti quelli che sono riusciti ad avvicinarsi alla Senna con il QR Code, di vedere sfilare gli atleti delle nazioni ed a stare a poche bracciate da Le Bron James e compagnia. Peccato per la pioggia. Innovativa.
Lo spettacolo di contorno ? 4
Come ho già detto penso che non sia il luogo, ma soprattutto il momento per avanzare certi temi, anche perchè ha dato l’impressione di una città e della maggior parte dei francesi che effettivamente non sono così. Sarò un vecchio boomer, ma per me molto meglio la parte sportiva e le dediche alle varie personalità francesi. Rivedibile.
Il braciere olimpico ? 10
Vedere la mongolfiera di notte, dal vivo, ardere sopra la città è una cosa unica. Ho letto che vorrebbero tenerlo come installazione fissa, non penso nemmeno sia fattibile, spero che rimanga almeno fino alle Paralimpiadi. Bello.
La logistica ? 8
Transenne ovunque che impediscono passaggi e avvicinamenti ai percorsi dei VIP e degli atleti, ma con una buona mappa e una bicicletta, arrivi comunque ovunque, magari prendendola larga. Ciclabile.
Le locations sportive ? 8
A parte i prezzi dei biglietti, irraggiungibili per tanti, hanno scelto proprio dei bei posti. Iconiche.
Il villaggio Olimpico a Champ Elisee ? 6
Due stand multimediali dei mega sponsor Alibaba e Samsung e niente altro. Scarso.
I Palazzetti ? 9
Qui non hanno costruito dei nuovi stadi, ma nei luoghi più belli hanno montato delle strutture dove far disputare alcuni eventi o hanno adattato gli stadi già esistenti, risparmiando ed evitando poi di lasciare delle strutture inutilizzate a fine dei giochi, come successo in tantissime altre sedi olimpiche. Sostenibili.
I trasporti ? 10
Nessun intoppo. Nessun ritardo. Nessuna coda ai tornelli, tanta gente che ti indirizza al posto giusto. Solo il sabotaggio di venerdi’, ma si son sabotati da soli, niente terrorismo per fortuna. Una sola critica, sei hai un megafono e urli per 10 minuti indicazioni incomprensibili solo in francese, non ti viene in mente che sei alle Olimpiadi ed hai davanti il 90% delle persone che magari non ha capito niente ? Tradotti.
La sicurezza ? 9
Molto bene. Bene, perchè erano talmente tanti che ti davano la sicurezza che non ci sarebbero stati problemi, Anche qua i nostri cari amici gendarmi francesi non spiaccicano una parola di inglese e ho visto giapponesi, coreani e finlandesi in difficoltà a farsi capire, soprattutto durante la cerimonia d’apertura, quando le indicazioni non erano molto precise sull’orario di apertura dei pass Point e nemmeno su quali ponti si potessero attraversare o su quali sostare. Sicuri.
Il traffico ? 10
Qui praticamente anche nelle strade dei quartieri non coinvolti direttamente dagli eventi, come Montmartre o Pigalle, sono stati eliminati i parcheggi, non vi erano macchine in doppia fila e nessuno che suonava il clacson per motivi immotivati. Per non parlare delle ciclabili o dei percorsi ciclabili. Utili, ben segnalati, ma anche grazie alle dimensioni delle strade. Snello.
I prezzi ? 6
Certo, se vuoi mangiare di fronte alla Torre Eiffel o sederti nella Brasserie più luccicosa davanti al Louvre, allora non puoi pretendere di spendere solo 10 euro per un Poulet, ma di certo a Parigi non muori di fame e puoi trovare un’altra location facilmente. Ogni 3 metri ci sono locali tipici ed etnici ed anche tanti supermercati dove puoi comodamente trovare quello che vuoi a prezzi abbordabili. Le baguette le trovi in ogni forma e condimento e costano anche meno di una Rustichella all’Autogrill di Modena. Tranne l’acqua gasata, quella è un lusso, qui, ma come nel resto del mondo. Salati.
Le “case” delle nazioni ? 5
Saranno anche state belle, ma posizionandole al bellissimo parco, lontano da ogni eventi, oltre al prezzo di ingresso, le hanno rese inaccessibili. Nascoste.
Gli eventi collaterali ? 7 ma niente piu’.
Il famoso terrazzo delle feste, niente altro era che una spianata dove fare Zumba e giocare a ping-pong e con due maxi schermi, con pochi posti a sedere, sempre affollato ed inaccessibile ai molti, se non con 20 minuti di coda. Migliorabili.
I tifosi ? 11
Un popolo in festa che se ne frega di guerre, problemi, polemiche ed arbitraggi. Milioni di persone provenienti da tutto il Mondo a cui interessava solo esserci. Fantastici.
Gli eventi sportivi ? 10
Sopra le Olimpiadi altro non c’e’. Che voto dovrei dare ?
OINP? 10 e lode.
Per avermi permesso di ottenere il pass per accedere ad alcune speciali locations e per aver pubblicato questo diario, senza censura, nemmeno quando ho parlato male della pioggia parigina.
In conclusione, Parigi val bene una Olimpiade ? Direi di si’, al 100%. Se avete qualche giorno da spendere siete ancora in tempo ad andarci.
Chiudo con una domanda e lascio a voi le risposte, nel 2024, chi sarebbe potuto essere l’ultimo tedoforo se le Olimpiadi si fossero svolte a Roma ? Pellegrini? Juri Chechi? Al posto di Zidane chi ci sarebbe stato ? Del Piero ? Baggio ? Tanti gli sportivi, fate voi dei nomi. Io ne azzardo uno, ma per per Milano-Cortina: Gustav Thoeni.
Arrivederci a Milano-Cortina 2026. O magari anche prima.
E buon viaggio a Paolo e Katia che sicuramente alle Paralimpiadi terranno alto il nome di OINP. La loro presenza sarà l’apoteosi del percorso iniziato due anni fa con il progetto Be.Tv, con il quale abbiamo girato l’Italia narrando straordinarie Storie di Atlet* Straordinar* per Sky TV 814.
E ho messo anche l’*, cosi’ quelli della Boxe son contenti.
Ciao,
Au revoir.
Guido Corti - Corrispondente da Parigi per Oinp