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Qatargate: i volontari dovrebbero chiedere i danni ?


FOTO TRATTA DA RIANEWS

Di @katiaarrighi

Nell'ambito dello scandalo #Qatargate secondo me i Volontari dovrebbero chiedere i danni ai responsabili.


Quando si parla di volontariato spesso lo si descrive come l’essenza di ogni bene, forse per retaggi culturali legati a insegnamenti religiosi nei quali mettersi a disposizione di altri pare essere ciò che rende la vita degna d'esser vissuta.


Dopo anni di contatto con la realtà del volontariato scopro di non aver mai realmente compreso appieno il reale valore del settore nel nostro Paese: a volte mi sembra la soluzione a mille problemi portata con amore e abnegazione, a volte nasconde una volontà di sfruttamento dei più deboli a favore di squali famelici.


Senza voler entrare nel merito degli aspetti fiscali del volontariato, sui quali non ho mai trovato piena adesione concettuale, è l'aspetto educativo sento distorto dallo scandalo #Qatargate.


Il Qatargate, riassumendo brevemente il tutto in maniera semplice, è un insieme di personaggi poco dediti al bene comune, che si sono impegnati seriamente non per fare il bene dell'Europa e del suo popolo ma per arraffare, accaparrare, portare a casa benefici solo per loro stessi facendosi forti di istituzioni e cariche.


Non stupisce la loro metodica: è dai tempi di Giulio Cesare che chi governa mente, ammazza, nasconde, dissimula e rimbambisce il popolo con falsità e menzogne. Anzi, a pensarci bene, sbaglio nel dire “dai tempi di Giulio Cesare” perché avviene da sempre.


Un politico che fa promesse è credibile come me quando affogo i dispiaceri in una torta al cioccolato giurando che da lunedì mi metterò a dieta.


Non è la menzogna politica a colpire nel segno, a quello noi italiani siamo abituati.

È l'uso delle ONG. A quanto pare questi personaggi cosi cristallinamente puri, al punto d'avere 1.000.000 di euro in contanti in casa senza saperlo, usavano le ONG non per fare il bene del popolo e dei bisognosi, ma per fare i loro deliziosi porci comodi sulle spalle di chi nel volontariato ci crede sul serio.


Leggevo un articolo di un noto giornalista e lo condivido appieno: i volontari europei dovrebbero costituirsi parte civile e chiedere i danni a questi personaggi.


Chissà come è strutturato il volontariato nel resto dell'Europa, se serio o non serio come da noi in cui chiediamo ai giovani di credere nei valori sociali e poi abbiamo 1.000.000 di euro in casa.


Non io ovviamente. Io non ho neppure lontanamente 1.000.000 di euro in contanti in casa. Infatti non faccio volontariato, non sono in una ONG e non uso la politica per i miei comodi.


Credo ancora in una politica a disposizione del popolo, dimostrando che in vecchiaia non divento più saggia ma solo più stupida.

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