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Sport ed Esport: la comunicazione tra tradizione e innovazione



Esport CDS



a cura di Emanuela Mirella De Leo


Sport e eSport: è possibile un dialogo tra due modi diversi di raccontare due mondi diversi?


Se ne è parlato lo scorso 10 aprile durante l'evento "SPORTE ESPORTS: STESSE EMOZIONI, DIVERSI LINGUAGGI?", presso l'Università del Salento, in cui si è affrontato un tema di grande attualità: la comunicazione nello sport e negli Esports.


L'incontro, che ha visto la partecipazione di professionisti del settore come Ivan Nesta, Raffaele Pappadà e Matteo Aldamonte, moderati da Paolo Réndina, mi ha offerto l'occasione per alcune riflessioni sul tema e per approfondire le sfide e le opportunità che la comunicazione rappresenta per il mondo sportivo, con riferimento agli Esports.


Non è una novità che la comunicazione sia un elemento fondamentale in ogni ambito della vita e lo sport non fa eccezione. Attraverso la comunicazione, gli eventi sportivi vengono raccontati al pubblico, le emozioni dei protagonisti vengono trasmesse e i valori dello sport vengono promossi. Ne hanno dato ampia testimonianza i relatori, ognuno per il "suo" sport: Pappadà per il calcio, Aldamonte per la pallamano, Nesta nella doppia veste di cronista di automobilismo e di sim racing.


Mi ha interessato molto, a tal proposito, ascoltare gli esperti proprio per comprendere meglio anche questo aspetto del confronto tra sport reale e virtuale.

Negli ultimi anni, gli eSports hanno assunto un ruolo sempre più importante nel panorama sportivo e sicuramente la comunicazione in questo ambito presenta alcune differenze rispetto allo sport tradizionale.


Innanzitutto, il pubblico degli eSports è spesso più giovane e più abituato a fruire di contenuti digitali. Questo significa che la comunicazione deve essere adattata a questo tipo di persone, utilizzando un linguaggio più informale e diretto e sfruttando i canali di comunicazione più utilizzati dai giovani, come i social media e le piattaforme di streaming.


Inoltre, gli eventi eSports si svolgono più spesso online, il che significa che la comunicazione deve essere in grado di raggiungere un pubblico globale. Questo richiede sicuramente l'utilizzo di strumenti di traduzione simultanea e di sottotitolazione, ma pone soprattutto la necessità di creare contenuti adatti alle diverse culture che "in tempo reale" possono accedere all'evento.


E questo pone per la comunicazione alcune sfide specifiche tra cui, oltre alla necessità di creare contenuti coinvolgenti e di alta qualità per un pubblico globale, anche il bisogno di stare al passo con le ultime "tendenze" del web, in costante evoluzione, anche dal punto di vista del linguaggio e della modalità di approccio con chi ascolta.



Foto dei relatori
Matteo Aldamonte, Raffaele Pappadà e il Prof. Attilio Pisanò

Nonostante le sfide, la comunicazione negli eSports presenta anche importanti opportunità, tra cui la possibilità di raggiungere un nuovo pubblico, creare esperienze interattive per i fan e costruire relazioni più forti con i brand, esperienza anche questa peculiare degli eSport, dove spessissimo il ruolo dello streamer-influencer-player non è così ben distinto come invece è negli sport tradizionali.


Tale interazione nella comunicazione esportiva presenta, infine, un ottimo strumento per promuovere al meglio i valori sportivi in considerazione del fatto che, questi ultimi siano comunque fondanti in qualunque sistema di competizioni, siamo esse reali o virtuali, affinché queste competizioni possano realmente dirsi tali e credibili.


Per concludere, dall'incontro dei giorni scorsi è di certo emerso che in futuro la comunicazione negli eventi sportivi continuerà ad evolversi, sia nello sport tradizionale che virtuali e diventerà sempre più personalizzata e interattiva, sfruttando le nuove tecnologie per creare esperienze "immersive" per gli spettatori.


Questa frontiera, se ben indirizzata, costituirà un veicolo per creare "cultura positiva" e interscambio tra i due mondi dello sport reale e virtuale, trasmettendo da un lato i valori propri della tradizione anche alle nuove forme di competizioni e attingendo da queste ultime nuovi strumenti per migliorare il coinvolgimento del pubblico giovane anche negli eventi sportivi tradizionali.


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