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Sostenibilità dei grandi eventi sportivi: uno sguardo a Parigi 2024 in attesa d Milano-Cortina 2026


eventi sportivi OINP


A cura di Giorgio Sandulli


Un tema su ci riflettere. Un'opportunità per tornare protagonisti nell'assegnazione dei grandi eventi.


Il Dialogo Sociale e il ruolo delle associazioni di rappresentanza (dei lavoratori, delle imprese e non solo) deve essere centrale nella programmazione / assegnazione di un grande evento.


Anche in tal modo il nostro Paese potrà riconquistare spazio rispetto a competitori di altri Continenti capaci di disporre di risorse economiche assolutamente superiori.


Per tornare protagonisti nella organizzazione dei Grandi Eventi, le varie rappresentanze sociali vanno formalmente coinvolte già nei dossier di candidatura; per spostare la “competizione” per l’assegnazione dalla capacità di spesa alla valorizzazione del Patto sociale che caratterizza le nostre comunità.


Per Milano – Cortina 2026 era stato indicato un impegno in tal senso sin dal dossier di candidatura (pag. 127, n, 131) che aveva preconizzato un accordo sindacale (sulla falsariga di quanto fatto per EXPO 2015) volto a prevenire le vertenze sindacali nel corso dei Giochi e a garantire legalità dei contratti di lavoro, formazione



e reimpiego dei lavoratori nonché salute e la sicurezza (cfr. accordo)


Interessante guardare altr'Alpe agli ormai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.


Il 25 aprile a Parigi verrà pubblicamente presentata proprio la dimensione della sostenibilità economica, sociale e ambientale dei prossimi Giochi (CLICCA QUI).



Il 19 giugno 2018, i sindacati dei lavoratori e delle imprese avevano sottoscritto una Carta Sociale che sottolineava principi di civiltà quali: prevenire forme di discriminazione per l’accesso al lavoro; garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori; sviluppare processi formativi; prestare un’attenzione ai lavoratori distaccati.


Interessante era l’attenzione mirata alle piccole e medie imprese francesi cui deve essere espressamente garantito l’accesso alle informazioni per le gare pubbliche o private.


L’impegno congiunto per un’eredità forte passava attraverso: la costituzione di un Comitato consultivo; la presenza di rappresentanti sindacali e delle imprese negli organi costituti per i Giochi.


In prospettiva l’impegno delle parti attraverso la Carta intendeva:

  • favorire la ricollocazione per coloro che hanno lavorato per i Giochi olimpici e paralimpici

  • convertire il Villaggio Olimpico in abitazioni “sociali” in un progetto urbanistico che combini spazi residenziali e attività economiche di prossimità

  • promuovere l’attività sportiva e lo sport all’interno delle imprese

  • attivare iniziative di solidarietà internazionale in ambito sportivo


QUI la pagina ufficiale sul sito di #Paris2024 che sottolinea anche la presenza di un rappresentante dei lavoratori e uno delle imprese in seno al Consiglio di Amministrazione di "Parigi 2024"



charte sociale Paris 2024
.pdf
Scarica PDF • 579KB


Ma che ne è di questi impegni istituzionali? Tra molte luci e qualche ombra sono interessanti alcuni commenti ufficiali.


Un comunicato congiunto di fine 2023 in cui sindacati e imprese sottolineano il ruolo positivo della contrattazione lo puoi leggere QUI.


Un ulteriore commento, di fonte sindacale, sempre di ottobre 2023 che sottolinea le ragioni sindacali richiamando: Dialogo sociale e contrattazione, diritti dei lavoratori, sicurezza sul lavoro, regolarità nelle procedure di appalto, impatto su altre attività commerciali, lo puoi leggere QUI.


Ma anche considerazioni critiche che il sindacato CGT ha espresso lo scorso mese di marzo sottolineando in linea di principio che la Carta Sociale non è vincolante e nel merito che il Governo abbia recentemente introdotto deroghe al diritto al riposo settimanale (leggi QUI).


Guardando invece agli effetti indiretti di questo grande evento, è di fine marzo la richiesta di indennizzo proveniente da parte delle attività economiche impattate negativamente (leggi QUI).



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