Parigi : giorno 1 - (leggi la 1 parte)
All’arrivo al Charles De Gauelle, la situazione è molto tranquilla, non si nota la massa di tifosi, ma forse arriveranno nei prossimi giorni oppure hanno rinunciato quando hanno saputo che Sinner è Pogacar non avrebbe partecipato, o molto più probabilmente son scappati sapendo che sarei arrivato io.
I volontari e i desk per l’accoglienza sono numerosi già prima del ritiro bagagli; accolgono atleti da Malta, dal Kazakistan e consegnano accrediti e pass con il sorriso e qualche sbadiglio, vista l’ora.
In realtà non sembra che ci sia una Olimpiade in corso.
Il treno verso Paris Gare Du Nord è mezzo vuoto ed è come una metropolitana leggera che ricorda molto il trenino che da Piazza del Popolo ti porta alle Federazioni, a parte i graffiti, il caldo, l’odore e la pulizia, che qua invece è garantita da personale che passa ogni tre minuti.
Forse il decoro urbano è uno dei motivi per il quale la Raggi non ha autorizzato le Olimpiadi a Roma 2024, lasciando vincere la capitale francese. Li mortacci sua! come direbbe il mio amico Sergione che avrebbe fatto le statistiche con me.
L’impressione che ai parigini non gliene importi nulla delle Olimpiadi è confermata durante il primo giro con la Lime, in mancanza del mio amato monopattino verde reperibile in tutta Europa (tranne ovviamente che a Como, Como è differente).
17km di pedalata, su Strade semideserte, molti van oscurati e pochissimi cinque cerchi, in realtà nessuno, solo alla stazione, alcuni cartelli sugli alberi e qualche bandierina.
Anche i colori istituzionali dei giochi sono molto soft, colore pastello, che quasi le indicazioni di #paris2024 si confondono con le pareti dei palazzi.
Zona rossa e dintorni della Senna, irraggiungibili, macchine in rimozione, transenne e decine di militari armati di mitra, le guardie a cavallo, pure i cavalli armati di armi chimiche (brutta eh), ma domani userò il mio gray Pass ottenuto grazie a OINP per accedere alla Senna e aggiornarvi in tempo reale. Ma visto che in giro non c’è nessuno, o arrivano tutti oggi, o di problemi seri di affluenza non ce ne saranno.
Bhe, cari cugini (cugini di che? Io odio i miei cugini), se non vi interessava l’Olimpiade, potevate anche lasciarla a noi.
Le “case” delle delegazioni sono ancora chiuse quindi ...
Ora vado a scalare la Torre Eiffel, vediamo se mi fanno passare.
Guido Corti - Corrispondente da Parigi per Oinp