A cura della redazione di @oinp
La storia è bella o almeno così dovrebbe essere.
Giudicare la storia passata con gli occhi moderni è un profondo errore concettuale e noi stessi verremo sottoposti al giudizio dei posteri per i nostri errori e le nostre manchevolezze, pur considerando oggi corretto ciò che facciamo.
Perché giudicare il passato con gli occhi attuali e dare al passato significati che non ha?
È quello che sta succedendo a Amsterdam ora.
Fuori dallo stadio olimpico di Amsterdam c'è una statua il cui autore fu Gerarda Rueb. La statua risale al periodo pre bellico della seconda guerra mondiale e dovrebbe rappresentare Frits van Tuyll van Serooskerken, il primo membro olandese del Comitato Olimpico Internazionale e Presidente fondatore del Comitato Olimpico Nazionale Olandese, morto nel 1924, nove anni prima che Hitler salisse al potere. La statua saluta chi l’osserva col braccio destro teso.
Ciò che è divertente, lo è in ogni discussione storica, è che persino all'epoca litigavano sull'origine del saluto nazista/fascista: secondo gli italiani era una tradizione dell'antica Roma mentre per i tedeschi era una usanza germanica. Chi aveva ragione?
Het Cuypersgenootschap, che lavora per preservare il patrimonio architettonico nei Paesi Bassi, principalmente dal XIX al XX secolo, ha contestato la decisione di spostare la statua in tribunale.
C’è chi ha dichiarato che le persone potrebbero essersi sentite a disagio con la statua “ma se spazzoliamo via tutto ciò non rimane nulla”.
L'argomento potrebbe essere oggetto di un profondo dibattito e la cosa ci ha colpito perché riguarda una statua in uno stadio, ma potrebbe essere relativa a ogni bene artistico o architettonico.
È giusto revisionare il passato con gli occhi di oggi? A ognuno di noi la propria risposta
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