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eSport e Ambiente: Tra Impatti e Opportunità per un Futuro Verde

esport OINP

a cura di Emanuela De Leo, coordinatrice Commissione Esport di Oinp


La crescente popolarità di eSport e gaming pone l'importante questione dell'ecosostenibilità di queste attività che,  dal punto di vista energetico, possono richiedere un alto consumo di energia per alimentare i server, i computer e le apparecchiature necessarie per la competizione. Questo impatto ambientale richiede sin da ora, che il fenomeno e' in crescita, uno studio importante sull'utilizzo di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e sull'adozione di politiche di sostenibilità da parte delle organizzazioni che promuovono queste attività.

 

In questo, la ricerca sui grandi eventi di eSport già tenuti in passato ha fornito importanti analisi e prospettive riguardo all'ecosostenibilità di questa industria. Diversi studi hanno esaminato l'impatto ambientale di eventi, come ad esempio i campionati mondiali di League of Legends e i tornei di Overwatch, constatando che, sebbene queste manifestazioni richiedano un considerevole utilizzo di energia elettrica per il funzionamento degli impianti elettronici e delle attrezzature necessarie, i livelli di emissione di CO2 sono inferiori rispetto ad altri eventi sportivi tradizionali.


Ciò è innanzitutto dovuto alla mancanza di viaggi e trasporti fisici per partecipare agli eventi, vista alla possibilità di competere online almeno alle fasi di qualificazione; a questo si aggiunge l'adozione da parte degli organizzatori di misure eco-friendly, come l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile e il riciclo dei rifiuti prodotti durante gli eventi.


Le prospettive future indicano che sarà possibile migliorare ulteriormente l'ecosostenibilità degli eventi di eSport attraverso l'implementazione di tecnologie green e strategie di gestione dei rifiuti più efficaci, una vera e propria strategia di "green gaming" in  cui si stanno già da tempo impegnando le grandi case produttrici di videogiochi con l'obiettivo del "100% carbon free", per una partecipazione attiva contro i cambiamenti climatici e una spinta reale verso un’industria dei videogiochi realmente all’avanguardia su questi temi.


Ma non basta. Per creare una cultura della sostenibilità tra i gamer è necessario sensibilizzare la comunità dei giocatori sull'importanza di adottare pratiche ecologicamente responsabili. Gli sviluppatori di giochi possono essere molto importanti in questo, promuovendo la sostenibilità attraverso l'inclusione di caratteristiche e meccaniche di gioco che promuovano comportamenti virtuosi come, ad esempio, implementare ricompense per le azioni ecologiche compiute all'interno dei videogiochi.


A questo si deve aggiungere che le organizzazioni e le associazioni di giocatori possono organizzare campagne, a margine delle competizioni, incentrate sulla sostenibilità, per educare i gamer sull'impatto ambientale del settore e per promuovere comportamenti sostenibili anche al di fuori del mondo virtuale.

 

Proprio a tal proposito la Esport World Cup 2024, che si terrà a Riyad la prossima estate e che si preannuncia come il più grande evento esportivo mai realizzato, sarà un evento all'insegna dell'ecosostenibilità, almeno secondo quanto dichiarato dagli organizzatori della manifestazione.


Saranno messe in atto diverse misure per ridurre l'impatto ambientale dell'evento, inclusa l'adozione di tecnologie a basso consumo energetico per gli impianti elettrici e gli apparecchiature utilizzate; verranno inoltre utilizzati materiali riciclabili e biodegradabili per la costruzione degli stand e dei palchi, riducendo così la produzione di rifiuti e saranno introdotte pratiche di mobilità sostenibile, come il trasporto pubblico e la condivisione delle auto, per ridurre le emissioni di gas serra generate dagli spostamenti dei partecipanti.


Particolare attenzione andrà alla gestione delle risorse idriche, con una razionale utilizzazione dell'acqua e l'implementazione di sistemi di riciclo e riutilizzo. Inoltre, saranno promossi l'uso consapevole dell'energia elettrica e il ricorso alle fonti rinnovabili.

 

Per concludere, quanto fin qui detto fa emergere un quadro variegato e complesso sull'ecosostenibilità degli eSport e del gaming. Da un lato, ci sono indubbi benefici legati alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto agli eventi sportivi tradizionali, grazie alla loro natura digitale, dall'altro lato, però, emerge la necessità di affrontare alcune problematiche come il consumo energetico degli hardware, l'uso e lo smaltimento dei dispositivi elettronici.


Gli studi condotti sinora sui grandi eventi di eSport indicano che i progressi sono stati compiuti sulla gestione dei rifiuti e sul riciclaggio, ma sono necessari ulteriori sforzi per ridurre l'impatto ambientale complessivo. Per creare una cultura della sostenibilità tra i gamer, è fondamentale promuovere l'educazione ambientale e incentivare pratiche eco-friendly come l'utilizzo di dispositivi a basso consumo energetico e l'adozione di misure di risparmio energetico durante le sessioni di gioco ma ciò che continua a mancare e', anche in questo ambito, la presenza di politiche istituzionali centrate e realmente efficaci, non potendo ragionevolmente delegare ai privati e alle loro iniziative un tema così impattante.


La prossima Esport World Cup del 2024 a Riyad rappresenta un'importante opportunità per dimostrare l'impegno nell'ecosostenibilità degli eSport, attraverso l'adozione di strategie di gestione energetica efficiente, il riciclaggio dei materiali utilizzati e la sensibilizzazione dei partecipanti alle questioni ambientali ma  l'ecosostenibilità degli eSport e del gaming richiede un approccio olistico che coinvolga naturalmente tutti gli attori della comunità gaming, dalle aziende produttrici ai giocatori stessi, al fine di garantire un futuro sostenibile per questa industria in continua crescita, ma che veda come capofila le istituzioni internazionali, sinora sostanzialmente estranee e avulse  da  questo mondo sia nelle sue opportunità che criticità

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